Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,
se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola,
se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.

(K. Gibran)


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domenica 30 giugno 2013

25

Conosco delle barche     di Jacques Brel

Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano. 
                                                                                                            Grazie per il sole di questi anni


  

Je connais des bateaux qui restent dans le port
De peur que les courants les entrainent trop fort.
Je connais des bateaux qui rouillent dans le port
A ne jamais risquer une voile dehors.
 
Je connais des bateaux qui oublient de partir,
Ils ont peur de la mer à force de vieillir,
Et les vagues jamais ne les ont emportés.
Leur voyage est fini avant de commencer.
 
Je connais des bateaux tellement enchaînés
Qu’ils ont désappris comment se libérer.
Je connais des bateaux qui restent à clapoter
Pour être vraiment sûrs de ne pas chavirer.
 
Je connais des bateaux qui s’en vont à plusieurs
Affronter le grand vent au-delà de la peur.
Je connais des bateaux qui s’égratignent un peu
Sur les routes océanes où les mène leur jeu.
 
Je connais des bateaux qui n’ont jamais fini
De repartir encore, chaque jour de leur vie
Et qui ne craignent pas parfois de s’élancer
Côte à côte en avant, au risque de sombrer.
 
Je connais des bateaux qui reviennent au port
Lacérés de partout, mais plus braves et plus forts.
Je connais des bateaux débordant de soleil
Quand ils ont partagé des années de merveilles.
 
Je connais des bateaux qui reviennent toujours
Quand ils ont navigué jusqu’à leur dernier jour,
Tout prêts à déployer leurs ailes de géants
Parce qu’ils ont le cœur à taille d’océan.
 

10 commenti:

  1. Très beau...
    Bon dimanche !
    Bises
    Anna

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  2. molto bella questa poesia , non la conoscevo

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  3. Ce poème est très profonde. Je t'envoie un gros bisou.

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  4. Ecco, io mi sento come quelle barche.
    Non conosco però mi piace
    Un baciotto e grazie.
    Cinzia

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  5. La poesia è rappresentata dalla nostra vita e la nostra vita è fatta di poesia. (Non sempre! Purtroppo). Grazie per averla condivisa. Baci

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  6. Bellissima!!!vorrei tanto essere una minima parte di alcune barche!bacioni

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  7. Wonderful post...I like your blog.^^
    Maybe follow each other on bloglovin?
    Let me know follow you then back.
    Lovely greets Nessa

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  8. Adoro sia Jacques Brel che Khalil Gibran.
    Leggerò con calma tutto il tuo blog che ho scoperto per caso.
    Ciao e a presto!

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  9. Ciao sono una tua nuova lettrice, mi ha colpito molto questa poesia non la conoscevo ma mi è piaciuta subito, la metafora della vita cattura sempre i lettori complimenti al poeta e a chi la legge. Apresto.

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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