AUGURI
Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,
se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola,
se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.
(K. Gibran)
Google traduttore
martedì 24 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
Un Dudy per Natale
Il
tempo stringe, il Natale sta arrivando e si lavora per finire i
regali!
messa doppia e lavorata
con ferri circolari n°7
e se ci resta un po' di lana?
Basta rovistare nel sacchetto degli
avanzi e si trova qualche gugliata rimasta dalla lavorazione dei
sacchi nanna. Colori allegri, sempre ottenuti tingendo la lana con
il mio metodo “fai da te”.
Li chiamerò guantini Arlecchino, il coprispalle è un modello di Emma.
Li chiamerò guantini Arlecchino, il coprispalle è un modello di Emma.
venerdì 22 novembre 2013
Ginevra è finito!
Nella
notte sul monte Baldo è arrivata la prima neve...
e qualcuno trova la scusa buona per avvolgersi in un poncho sofficiotto appena terminato, non ho nemmeno fatto in tempo a stirare il bordo!
giovedì 7 novembre 2013
giovedì 31 ottobre 2013
Il mio cactus di Natale
Da anni in questo periodo la mia schlumbergera, o più
semplicemente cactus di Natale, mi fa un regalo... una delicata cascata di
fiori rosa.
Probabilmente è il suo modo per dirmi che qui da
me si trova bene!
lunedì 28 ottobre 2013
Voglia di telaio
Da
Abilmente sono tornata con un telaio!
Uno di quelli semplicissimi,
perfetto per chi come me non sa niente di tessitura e vuole capirci
qualcosa.
Gli avanzi di lana non mi mancano e via, si comincia...
mi
sto divertendo un sacco!
mercoledì 16 ottobre 2013
Monti di Emma Fassio
lunedì 23 settembre 2013
E un giorno arrivò Tilly
Tillandsia,
si chiama così, se poi vogliamo esagerare Tillandsia Caput
Medusae.
L'ho
vista domenica scorsa ad una mostra-mercato di piante e fiori che si
è svolta sul lungolago di Salò e ne sono rimasta
affascinata. Si tratta di piante
appartenenti
alla famiglia delle Bromeliacee, che allo stato naturale si
trovano solo nel Continente Americano in zone che vanno dalle
foreste tropicali, alle zone desertiche di alcune regioni
dell'America del Sud, fino agli altopiani andini e già
mi domando come fanno a sopravvivere nelle nostre case, ma andiamo
avanti. La loro caratteristica principale è quella di vivere senza terreno e questo grazie a particolari caratteristiche anatomiche e
fisiologiche presenti sulle foglie e all’interno della pianta,
che hanno permesso loro di adattarsi ad ambiaenti diversi e spesso a climi non proprio favorevoli. Le
radici, quando ci sono, servono per lo più come mezzo di
ancoraggio ai rami degli alberi o ad altri supporti. Per vivere
traggono acqua e nutrimento direttamente dall'atmosfera per mezzo
delle foglie, le quali assorbono umidità, piogge, rugiada,
nebbia, ed anche sostanze utili o inquinanti in esse contenute.
L'idea che possano vivere senza terreno mi lascia un po'
perplessa, per adesso ho collocato Tilly in bagno e la sto tenendo
d'occhio con una certa curiosità, soprattutto aspetto di
vedere l'apertura del fiore. Ho scoperto anche un'altra cosa, al contrario dei miei capelli, più c'è umido meno si arriccia!
Prossimamente
ci saranno aggiornamenti
a
guardarla così sembra finta...mah vedremo...
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venerdì 6 settembre 2013
Progetto d'autunno
e c'è chi ne approfitta e si mette in posa per avere una foto...mania di protagonismo!
lunedì 2 settembre 2013
mercoledì 17 luglio 2013
E' arrivata!
Attirata
dalla lavanda, eccola finalmente
nel
compos ho invece trovato lui, non si può dire altrettanto
bello, ma è simpatico con la testolina ancora sporca di terra
lunedì 8 luglio 2013
Dove sono finite le farfalle?
Rovistando
nelle mie scorte ho trovato due matasse di cotone di un improponibile
colore “gelato alla pesca”. A volte, a distanza di tempo, uno si
chiede come ha potuto fare certi acquisti!
Era
necessario rimediare e così con il rosso e il blu ho ottenuto
questo risultato.
Mi
dispiace non aver fotografato le matasse prima della tintura, non
c'ho pensato, troppo presa dai miei esperimenti.
Il
colore ricorda un po' certi jeans scoloriti, come sarà un Azzu's shawl versione jeans ?
Visto che avevo a portata di mano la macchina fotografica non ho resistito davanti alla mia buddleia fiorita, unico rammarico è non vederci più appoggiate sopra le farfalle!
Voi ne vedete ancora di farfalle in giro?
domenica 30 giugno 2013
25
Conosco delle barche di Jacques Brel
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
Grazie per il sole di questi anni
Je connais des bateaux qui restent dans le port
De peur que les courants les entrainent trop fort.
Je connais des bateaux qui rouillent dans le port
A ne jamais risquer une voile dehors.
Je connais des bateaux qui oublient de partir,
Ils ont peur de la mer à force de vieillir,
Et les vagues jamais ne les ont emportés.
Leur voyage est fini avant de commencer.
Je connais des bateaux tellement enchaînés
Qu’ils ont désappris comment se libérer.
Je connais des bateaux qui restent à clapoter
Pour être vraiment sûrs de ne pas chavirer.
Je connais des bateaux qui s’en vont à plusieurs
Affronter le grand vent au-delà de la peur.
Je connais des bateaux qui s’égratignent un peu
Sur les routes océanes où les mène leur jeu.
Je connais des bateaux qui n’ont jamais fini
De repartir encore, chaque jour de leur vie
Et qui ne craignent pas parfois de s’élancer
Côte à côte en avant, au risque de sombrer.
Je connais des bateaux qui reviennent au port
Lacérés de partout, mais plus braves et plus forts.
Je connais des bateaux débordant de soleil
Quand ils ont partagé des années de merveilles.
Je connais des bateaux qui reviennent toujours
Quand ils ont navigué jusqu’à leur dernier jour,
Tout prêts à déployer leurs ailes de géants
Parce qu’ils ont le cœur à taille d’océan.
venerdì 28 giugno 2013
lunedì 24 giugno 2013
Ancora qualcosina...
Sempre
smalti a fuoco, questa volta una ciotolina.
L'uomo
di casa ha tagliato un cerchio da un foglio di rame e l'ha poi
sagomato con robuste e convincenti martellate, ottenendo questa ciotolina (diametro 11 cm)
per la decorazione ha seguito l'ispirazione del momento
questa
è l'altra superficie della ciotola, sembra aver catturato il
rosso del fuoco che l'ha cotta
altro
lavoro, una lastrina decorata ispirandosi alle incisioni rupestri
della Valle Camonica
p.s.
La ciotolina la dedica a tutte voi ringraziandovi per i commenti ai lavori del post precedente
mercoledì 19 giugno 2013
Decorazione dello smalto a fuoco applicato al metallo
L'uomo
di casa ha finito il suo corso sugli smalti a fuoco
queste
sono alcune delle cose che ha realizzato
murrine,
fili di rame, foglia d'argento, fili di vetro...un mondo affascinante
mi
sembra che l'allievo prometta bene
a
me non resta che pensare come utilizzarli
domenica 9 giugno 2013
Lentissimamente connessi!
E'
tornata la connessione!!!
barattolo
vuoto di vernice, colori acrilici con effetto perlato, fiori di geranio essicati, colla vinilica,
vernice trasparente satinata
Ho
dipinto il barattolo mescolando blu, verde, rosso, giallo, è la prima volta che uso acrilici perlati e mi piace come si mescolano creando sfumature inaspettate. Una volta asciutto il fondo, ho incollato i fiori di geranio facendoli aderire bene con un pennello per evitare il formarsi di bolle d'aria. Ho ricoperto tutto con due passate di colla vinilica e per finire una di vernice trasparente satinata.
giovedì 23 maggio 2013
martedì 7 maggio 2013
venerdì 26 aprile 2013
lunedì 15 aprile 2013
Cuore di Maglia Camp 2013
A
chi ti accoglie con un abbraccio morbido e negli occhi leggi che
aveva davvero voglia di rivederti
A
chi ti guarda e non sa se salutarti, anche se sa di averti visto
l'anno prima e nei suoi occhi leggi la tua stessa timidezza e allora
ti sforzi e saluti tu e vedi aprirsi un sorriso dolcissimo che quasi
la faccia non basta
A
chi non ti ha mai visto, ma ti saluta come se ti conoscesse da una
vita
A
chi invece non ti ha mai conosciuto, ma ti racconta del suo amore di
una vita e della sua incapacità di immaginarne una senza e
quella voce che trema ti dice quanto pesante sarà la sua
prossima settimana
A
chi ha ascoltato te mentre raccontavi cose che mai avresti
immaginato di poter tirare fuori
A
chi ti spiega come devono essere i guantini e ti descrive i pugnetti
e la sua voce è una carezza
A
chi ha pensato ad uno scialle, ha la forma di una vela sottile e il
nome di un vento
A
chi ti ha accompagnato e in uno scambio di ruoli da figlia è
diventata mamma e con generosità ha messo da parte le sue
insicurezze e ha retto i tuoi momenti di crisi e ti ha fatto sentire
al sicuro e nel pomeriggio con una mano ustionata dal sole fotografa
orgogliosa il suo cappellino finito
A
chi mi ha fatto capire che in un posto dal quale il giorno prima
avrei voluto scappare, il giorno dopo ci si può stare così
bene da lasciarlo con un po' di magone
GRAZIE
In
fondo alla discesa, come tutti ho ripreso il mio sacchettino, ci ho
messo dentro la mia felicità preziosa.
Il
sacchetto però pesava meno... ho controllato... che strano
dentro non mancava nulla.
Ughetta
Ughetta
ringrazia, i complimenti fanno sempre piacere, si sa. Ci tiene a precisare di essere 3 chili 3 mezzo di
cagnolina, quindi una femminuccia, non di primo pelo visti i dieci
anni d'età. Sulle coccole avete indovinato, quelle non
bastano mai!
venerdì 12 aprile 2013
giovedì 4 aprile 2013
1° Top down finito!
Vi
ricordate quel gilet grigio antracite?
Finalmente
l'ho finito
cominciavo
a pensare che non sarei mai arrivata alla fine, l'ultima parte è
stata piuttosto noiosa. Ma la soddisfazione più grande è
stata alla fine tagliare il filo e non avere nessuna cucitura da
fare, è un pezzo solo realizzato a partire dal collo!
venerdì 29 marzo 2013
venerdì 22 marzo 2013
Voglia di rosa
Un
nuovo progetto sui ferri circolari, una lana che non avevo mai
lavorato ed è stata una piacevole sorpresa.
E'
morbidissima, quasi vellutata sotto le mani, il mio lavoro scorre
veloce sui ferri di legno. L'unico problema... ne avevo acquistato
solo due gomitoli per provarla, me ne sto pentendo!
martedì 19 marzo 2013
Aspettando primavera...
Ecco cosa ho fatto con le mie violette
Occorrente:
qualche
striscia di cartoncino colorato, i miei cartoncini misurano 5x24
fiori
secchi, foglie....
acquerelli
spazzolino
da denti
colla
vinilica
vernice
a rapida essicazione
con
un vecchio spazzolino da denti, bagnato negli acquerelli, ho
spruzzato i cartoncini, più schizzate si sovrappongono, più bello è l'effetto finale. É necessario far leggermente
asciugare il cartoncino tra una schizzata e l'altra per conservare
una puntinatura definita. Una volta ben asciutto ho incollato le mie
violette essicate, poche perchè mi spiaceva troppo usarle così
e non godermele nelle cassette. Ho passato il tutto con due mani di
colla e per finire una di vernice satinata.
Regalare
un libro con dentro uno di questi segnalibri mi è sembrato un
pensiero carino.
lunedì 11 marzo 2013
Voglia di viole
Finalmente!
Dopo dieci giorni il mio computer è tornato a funzionare. Non
ho capito cosa gli era successo, ma l'importante è che si è
risanato. Ho già dato un'occhiata in giro e ho visto che avete
fatto un sacco di cose, adesso con calma vado a gustarmele tutte.
Mi
siete mancate!
Paola
giovedì 28 febbraio 2013
1+1
Una richiesta dell'ultimo momento, probabilmente l'ultimo scaldacollo della stagione invernale.
Due gomitoli di pura lana merino colorati con succo di mirtillo, ferri circolari n°4 e ½, una lavorazione facile e veloce. Peccato che nelle immagini non si vedono bene i foretti all'inizio delle colonnine, lo scaldacollo andrebbe leggermente stirato per renderli più visibili, ma mi piace questo effetto goffrato e me lo terrò così.
Sui ferri circolari montare 88 maglie e lavorare un ferro a diritto e uno a rovescio. A partire dal marcatore iniziare la lavorazione
1°
ferro * 1gett,
2 maglie insieme a rov, 6 rov,
* ripetere da * a *
2°
ferro lavorare le maglie a rov.
dal
3°al 8° ferro * 1 dir, 7 rov, * ripetere da * a *
dal
9° al 12° ferro lavorare le maglie a dir.
13°
ferro 4 rov., * 1 gett, 2 maglie insieme a
rov, 6 rov, * ripetere da * a *,
terminare con 1gett, 2maglie insieme a rov, 2 rov.
14°
ferro lavorare le maglie a rov.
dal
15° al 20° ferro 4 rov, * 1 dir, 7 rov, * ripetere da *
a *, terminare con 1 dir, 3 rov.
dal 21° al 24° ferro lavorare le maglie a dir.
E
basta girarlo
ed
ecco due scaldacollo in uno
martedì 26 febbraio 2013
Un coprispalle
bordo lavorato a legaccio intorno alle maniche e alla scollatura
bordo a coste 3/3 e qualche giro ad uncinetto alla base del coprispalle
il colore della lana è più scuro di quello che appare nelle foto
venerdì 22 febbraio 2013
Il cestino e la neve
Un
elenco telefonico di qualche anno fa, un ferro da maglia, colla,
vernice, un pezzo di fettuccia ricavata da una vecchia maglietta...e mi faccio un cestino!
penso che lo userò per i miei gomitoli, ma con dentro un vasetto di fiori potrebbe essere un regalo carino, nonostante la neve che fa da sfondo prima o poi la primaverà arriverà
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