Tillandsia,
si chiama così, se poi vogliamo esagerare Tillandsia Caput
Medusae.
L'ho
vista domenica scorsa ad una mostra-mercato di piante e fiori che si
è svolta sul lungolago di Salò e ne sono rimasta
affascinata. Si tratta di piante
appartenenti
alla famiglia delle Bromeliacee, che allo stato naturale si
trovano solo nel Continente Americano in zone che vanno dalle
foreste tropicali, alle zone desertiche di alcune regioni
dell'America del Sud, fino agli altopiani andini e già
mi domando come fanno a sopravvivere nelle nostre case, ma andiamo
avanti. La loro caratteristica principale è quella di vivere senza terreno e questo grazie a particolari caratteristiche anatomiche e
fisiologiche presenti sulle foglie e all’interno della pianta,
che hanno permesso loro di adattarsi ad ambiaenti diversi e spesso a climi non proprio favorevoli. Le
radici, quando ci sono, servono per lo più come mezzo di
ancoraggio ai rami degli alberi o ad altri supporti. Per vivere
traggono acqua e nutrimento direttamente dall'atmosfera per mezzo
delle foglie, le quali assorbono umidità, piogge, rugiada,
nebbia, ed anche sostanze utili o inquinanti in esse contenute.
L'idea che possano vivere senza terreno mi lascia un po'
perplessa, per adesso ho collocato Tilly in bagno e la sto tenendo
d'occhio con una certa curiosità, soprattutto aspetto di
vedere l'apertura del fiore. Ho scoperto anche un'altra cosa, al contrario dei miei capelli, più c'è umido meno si arriccia!
Prossimamente
ci saranno aggiornamenti
a
guardarla così sembra finta...mah vedremo...
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