Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,
se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola,
se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.

(K. Gibran)


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lunedì 23 settembre 2013

E un giorno arrivò Tilly

Tillandsia, si chiama così, se poi vogliamo esagerare Tillandsia Caput Medusae.
L'ho vista domenica scorsa ad una mostra-mercato di piante e fiori che si è svolta sul lungolago di Salò e ne sono rimasta affascinata. Si tratta di piante
appartenenti alla famiglia delle Bromeliacee, che allo stato naturale si trovano solo nel Continente Americano in zone che vanno dalle foreste tropicali, alle zone desertiche di alcune regioni dell'America del Sud, fino agli altopiani andini e già mi domando come fanno a sopravvivere nelle nostre case, ma andiamo avanti. La loro caratteristica principale è quella di vivere senza terreno e questo grazie a particolari caratteristiche anatomiche e fisiologiche presenti sulle foglie e all’interno della pianta, che hanno permesso loro di adattarsi ad ambiaenti diversi e spesso a climi non proprio favorevoli. Le radici, quando ci sono, servono per lo più come mezzo di ancoraggio ai rami degli alberi o ad altri supporti. Per vivere traggono acqua e nutrimento direttamente dall'atmosfera per mezzo delle foglie, le quali assorbono umidità, piogge, rugiada, nebbia, ed anche sostanze utili o inquinanti in esse contenute. 
L'idea che possano vivere senza terreno mi lascia un po' perplessa, per adesso ho collocato Tilly in bagno e la sto tenendo d'occhio con una certa curiosità, soprattutto aspetto di vedere l'apertura del fiore. Ho scoperto anche un'altra cosa, al contrario dei miei capelli, più c'è umido meno si arriccia!
Prossimamente ci saranno aggiornamenti
a guardarla così sembra finta...mah vedremo...





venerdì 6 settembre 2013

Progetto d'autunno


Fotografando un nuovo progetto...





e c'è chi ne approfitta e si mette in posa per avere una foto...mania di protagonismo!










lunedì 2 settembre 2013

Ultime dall'orto


Cosa ne dite della mia zucchetta?

 


Chissà se si trasformerà 
in carrozza o in tortelli!